In occasione della festa delle donne ho pensato di dar spazio proprio al genere femminile, di mettere qui nero su bianco i loro pensieri e fare in modo che ognuna, con il proprio lavoro, il proprio carattere e il proprio appeal, lasciasse testimonianza del proprio essere donna. Inutile dunque indugiare oltre, di seguito potrete leggere voi stessi i pensieri e le opinioni di queste incredibili donne italiane: una stilista, una senatrice, una modella, un’attrice e una sportiva.
Giorgia Fiore, stilista
“Le donne vanno pazze per la moda”, un luogo comune, un mito sfatato dalla presenza di decine di grandissimi stilisti di sesso maschile. La tua figura e il tuo brand si stanno affermando sempre più nel settore e mi complimento con te per l’ultima collezione, ma ho anche una domanda da porti. Quanto ti senti donna quando crei, disegni e immagini abiti e accessori che altre donne dovranno indossare? Mi spiego: la tua componente mascolina fa capolino e ti da una mano oppure vesti le tue donne basandoti solamente su ciò che provi e ciò che desideri creare?
Domanda su cui ho dovuto riflettere un po’. Non è facile dirti quale delle due componenti prevale, so che ringrazio di essere donna quando faccio questo lavoro. Perché conosco il nostro corpo e conosco anche cosa siamo portate a nascondere. Non posso disegnare abiti solo in base al mio estro, perché parto dal presupposto che non sono quadri da appendere al muro, ma delle donne devono indossarli e sopratutto sentirsi a proprio agio se non addirittura belle, dentro! Forse la componente mascolina compare solo quando voglio della sensualità celata, quando immagino cosa desti la loro curiosità, non voglio una sensualità sfacciata! Creo, disegno e penso essendo donna e questo non saprei scinderlo da quello che poi è il risultato finale. Disegno pensando alla mia donna ideale, quella che incarna i miei canoni di bellezza. Creo pensando alle donne che magari incontro per strada e che non sono consapevoli della loro sensualità leggera e sofisticata. Vabbè sto divagando scusami ma quando si parla di lavoro perdo il filo…
Carla Rocchi, senatrice e presidente nazionale ENPA
La sua carriera politica l’ha vista impegnata in moltissimi settori, dalla difesa all’istruzione, il suo lavoro come antropologa è stato sotto gli occhi di tutti, ma ciò che mi ha maggiormente colpita è stato il suo impegno a favore degli animali in un’epoca in cui egoismo e cattiveria sembrano voler avere la meglio su tutto e tutti, soprattutto sugli esseri indifesi. Lei è la seconda donna, dopo la contessa di Southerland Anna Winter, a ricoprire il ruolo di presidente ENPA e a questo proposito le chiedo in che modo questa responsabilità abbia influito sulla sua vita. Quali cambiamenti sostanziali sono avvenuti ricoprendo questa carica che, a mio avviso, la rendende un modello da seguire per le donne di tutta Italia.
Senza alcun dubbio la responsabilità’ di presidente dell’ ENPA ha rappresentato e rappresenta per me la motivazione pubblica più importante della mia vita, anche rispetto ad esperienze molto coinvolgenti come l’impegno universitario e quello politico. La differenza si misura per me negli effetti diretti e percepibili del lavoro quotidiano che riesce a risolvere situazioni e sostenere, in condizioni di bisogno e di sofferenza, gli animali e le tante persone di gran cuore che per loro si impegnano. Rispetto alla pur grande responsabilità di legislatore – e agli innegabili risultati connessi con il varo delle leggi a tutela degli animali – il contatto diretto e costante con il mondo animalista permette di toccare con mano i cambiamenti che si riescono a determinare. L’ambizione e la visione di futuro è quella di cambiare le realtà più difficili nel nostro Paese, di intervenire anche al di fuori dei nostri confini nazionali come si sta facendo con successo e di percepire direttamente i risultati di un lavoro tanto difficile quanto appassionante. Il tutto impegnandosi all’interno di una comunità’ solidale e contribuendo a far crescere insieme una Associazione antica e modernissima come l’ENPA.
In altre parole: fare quello in cui si crede profondamente, scoprendo ogni giorno che i veri modelli di vita sono le tante, generose persone che quotidianamente e senza clamori spendono la loro esistenza in difesa di chi ha più bisogno di aiuto e di protezione: gli animali, appunto.
Paola Turani, modella
Si potrebbe pensare che nel tuo lavoro conti solamente la bellezza, ma so che non è così. Impegno, dedizione e una vita sana ti hanno portata a essere la ragazza che tutti conosciamo e amiamo. Ti è mai capitato, in quanto donna, di imbatterti in discussioni che portassero avanti una filosofia discriminatoria nei confronti del genere femminile, in particolare delle donne attraenti troppo spesso considerate come dei bei contenitori vuoti?
Lavinia Guglielman, attrice
Ludovica Farina, golfista
Sei giovanissima e vivi già lontana km e km da casa e dai tuoi affetti, tutto questo per inseguire il tuo sogno! Complimenti dovuti a parte, oggi vorrei chiederti in che modo essere donna abbia influenzato (in maniera positiva o negativa) la tua carriera nel mondo dello sport in un luogo tanto distante dall’Italia, geograficamente e culturalmente. Un tuo pensiero per rendere giustizia all’hashtag #latestadelledonne.
Essere donna nel mondo dello sport ha i suoi vantaggi e svantaggi. Non saprei dire quale abbia prevalso di più nella ma esperienza sportiva, credo dipenda dai punti di vista. Ovviamente sin dall inzio della mia carriera sportiva ho dovuto affrontare alcune difficoltà solo per il fatto di essere una donna, per quanto talentuosa tu possa essere e per quanto la nostra società stia facendo progressi ci sarà sempre lo stereotipo che le donne non sono abbastanza, non abbastanza forti, non abbastanza veloci. Anni e anni di cultura hanno caratterizzato il modo di vedere la donna nello sport, basta paragonare i numeri che evidenziano quanto lo sport maschile sia seguito rispetto a quello femminile, in tutti i campi. Perciò sin dall’ inzio essere una donna condizionerà la tua carriera sportiva, ti scoraggeranno, non ti sosteranno, non crederanno nelle tue potenzialità ma è proprio qui che entra il gioco la mentalità femminile. Grazie al mio essere donna e pensare come tale ho visto tutti questi ostacoli e li ho vissuti intensamente, con più emozione e ho fatto delle difficoltà una ragione per non mollare. Essere donna è sempre stata la mia fonte d’ ispirazione!
Grande fan del tuo blog e tutti i tuoi suggerimenti! Mi piacerebbe dare il mio … Ho sempre acquistare da questo negozio in Brasile, hanno prodotti artigianali realizzati da artigiani in piccole città in tutto il paese, tutti messi insieme in un negozio. Hanno anche un negozio di mattoni e malta in una spiaggia città chiamata Trancoso, questo è il loro sito web: http://www.divinostrancoso.com.br. Spero che tutti piaccia tanto quanto me! =)