Molti quando pensano alle montagne degli USA tendono a focalizzarsi sulle Montagne Rocciose, che si snodano nell’Ovest del Paese. In realtà a Est è presenta una catena montuosa altrettanto importanti, che ha una lunghezza di ben 2500 km: parliamo dei monti Appalachi. In realtà nella zona più a Sud questa catena montuosa prende un nome differente, e di solito si inizia a parlare di monti Unakas. Le due cime più importanti sono il monte Mitchell e il monte Washington.

Questa catena montuosa, attraversando perpendicolarmente l’America del Nord, per molti anni è stata un vero e proprio nemico per chi voleva proseguire l’esplorazione verso Ovest, nei primi anni della colonizzazione americana. Ecco perché quando si vuole studiare a fondo la storia degli Stati Uniti non si può non considerare l’impatto dei monti Appalachi.

Le origini del nome Appalachi

Come molti altri toponimi americani il nome deriva direttamente dalle popolazioni native. Sembra infatti che i nativi che abitavano su questi monti fossero chiamati Apalachen o Apalchen. Nel tempo il nome divenne quello utilizzato dai colonizzatori per definire la catena montuosa, ed è così arrivato fino ai giorni nostri. La presenza indiana in questa zona dell’America del Nord non è affatto da sottovalutare: gli indiani, durante le esplorazioni, potevano diventare degli ottimi alleati, così come degli avversari implacabili.

Purtroppo per gli indiani ben presto il controllo di questi monti venne desiderato dai colonizzatori, e il motivo è presto detto: nel terreno dei monti Appalachi è possibile trovare numerose risorse naturali, tra cui il ferro, il carbone e lo zinco. Ecco perché nel corso dei secoli sulle montagne sono state scavate delle vere e proprie miniere, con lo scopo di estrarre quante più ricchezze possibili.

Il turismo sugli Appalachi nell’est USA

Oggi i monti Appalachi sono diventati delle perfette mete turistiche, sia da parte degli statunitensi, sia da parte di turisti provenienti dall’estero. La zona ha una grande varietà di fauna e di flora, anche dovuta alla lunghezza della catena montuosa, che porta a significative differenze a seconda della zona che si sta visitando. Si passa così dalle aree meridionali, dove si possono trovare anche dei rettili, alle zone più settentrionali, ideali per gli orsi e altri animali pronti a resistere alle temperature più rigide.

Tra le montagne sono presenti dei veri e propri percorsi, perfetti per chi ama dedicarsi al trekking e all’escursionismo. Chi ama la natura può trovare dei territori ancora intatti, non toccati dalla mano dell’uomo. Una vera e propria rarità, da apprezzare e preservare.

Oggi i percorsi più noti sono quelli che attraversano lo stato della Georgia. Anche i percorsi dello stato del Maine sono molto apprezzati dal pubblico. Il consiglio che di solito si dà è quello di affidarsi a guide esperte o a dei ranger, così da poter affrontare in sicurezza ogni pericolo o difficoltà.