Dopo essersi affidati alla direzione di Martin Scorsese per “The Street of dreams”, lo spot di The One con Scarlett Johansson e Matthew McConaughey, Domenico Dolce e Stefano Gabbana tornano agli esordi collaborando con Giuseppe Tornatore per lo spot della nuova fragranza “Dolce“.
Una collaborazione 100% siciliana, in cui Tornatore dice di aver dato voce ed immagini ad una sensazione più che ad una storia: un senso di gentilezza e di corteggiamento gioioso.
In pochi secondi si respira aria di Sicilia, come quella ritratta da Tornatore in Baarìa: la splendida Villa Nicolaci di Villadorata nei pressi di Noto, la raccolta dei limoni, bambini tra gli ulivi e donne sedute all’ombra, mentre una brezza calda e dispettosa scompiglia un po’ i capelli e il vestito della bella Kate King, nuova testimonial di Dolce&Gabbana.
Costanti dello spot sono le note originali composte da Ennio Morricone e il venticello che accarezza i personaggi, come un corteggiamento delicato e avvolgente, ben diverso da quell’atmosfera torrida e passionale dell’ormai famosissimo spot di Tornatore, sempre per D&G, con Monica Bellucci (quello con polipo addentato, sì).
Cosa potremmo arbitrariamente dedurre sulla Sicilia dallo spot di Dolce by Dolce&Gabbana?
- In Sicilia non trovi una persona con capelli biondi, ma neanche castano chiaro, neanche a pagarla.
- C’è sempre un prete in giro (come quello che si vede all’inizio affacciarsi sul balcone)
- In genere, quando si incontrano zie, lontane parenti o conoscenti, ti diranno tutti: “Come ti sei fatta bella, cci ll’hai u zito (ce l’hai il fidanzato)?” e non c’è modo o via alcuna per scampare alla domanda.
- Per chiamare qualcuno, anche a relativa distanza, si urla spropositatamente non il nome dell’interessato, ma un generico “Talèèèè!” con gesto di mano che invita ad avvicinarsi.
Al di là dello spot, venite in Sicilia, è una terra stupenda! (NO, non sono di parte…)
La num. 3 non è una leggenda metropolitana.
Ahimè!
Sì, adesso va aggiornato e alla richiesta di informazioni sullo status sentimentale si aggiunge quella sulla carriera scolastico/lavorativa.
La discrezione, sempre.